Ferragamo negli ultimi anni non è più sinonimo solo di calzature di lusso. La storica famiglia fiorentina ha infatti cominciato ad ampliare il raggio delle sue attività e non solo nella moda. E i nuovi business, dagli alberghi alle atività immobiliari, dai profumi all'agricoltura biologica fino alla vela, stanno acquistando un peso sempre maggiore nel gruppo. Unico filo rosso: mettere la firma del grande artigiano fiorentino sui differenti prodotti di lusso.
La holding nel 2001 prevede di raggiungere i 1.250 miliardi di fatturato, non manifesta progetti di quotazioni in Borsa e punta molto sul rilancio del marchio Ungaro, sino a raddoppiarne il giro d'affari nei prossimi quattro anni. Seicento miliardi il fatturato obiettivo per la griffe francese, sviluppo di licenze nei settori della lingerie, orologeria e gioielleria, assalto al mercato USA, apertura di 35 boutiques entro il 2006: questo il piano.
Conclusa la collaborazione con Bulgari per i profumi, anche questa nicchia viene ora gestita direttamente. E oltre ai recenti business immobiliari con Lungarno Alberghi spa, dei sapori della terra con l'acquisizione della tenuta del Borro e la nomina della Regione di Ferruccio Ferragamo ad ambasciatore della cultura toscana, e del turismo con lo sviluppo del mercato delle seconde case da affittare per le vacanze ne spunta uno nuovo. Dalle fonti del Borro sta nascendo il progetto di una linea di acque minerali con l'ambizione di distribuire 50 milioni di bottiglie l'anno. Il nome è top secret.