Blumarine guarda verso Oriente. La Blufin spa, a cui fa capo l'etichetta di pr�t-à-porter femminile, ha infatti varato un piano di sviluppo concentrato sull'area orientale. Primo passo del plan stilato sarà l'inaugurazione, il 30 agosto, del monomarca di Tokyo ad Aoyama in Kottodori. Ma il piano varato prevede anche l'apertura, nell'arco del 2002, di 20 punti vendita in Corea dedicati all'etichetta Blugirl. Mentre è allo studio lo sbarco delle tre griffe aziendali (Blumarine, Anna Molinari e Blugirl) sul mercato cinese.
Il progetto è quello di aprire altri 20 nuovi spazi, tra corner e boutique monomarca, che saranno inaugurati, in parte nella primavera del 2002 e in parte durante l'inverno dello stesso anno. I nuovi shop dell'etichetta di jeanswear Blugirl avranno lo stesso look dei monomarca attuali di Forte dei Marmi e di Sassuolo (quest'ultimo in apertura in autunno) e saranno progettati secondo il concept store di Shay Peri.
Chiuso il capitolo orientale l'attenzione della griffe si sposterà in Europa, dopo una tappa in Sud America, dove la griffe sta progettando l'apertura di un monomarca Blugirl a Caracas.
Blufin punta a chiudere l'esercizio 2001 con un fatturato diretto di 140 miliardi di lire. Forte di un 2000 che ha realizzato vendite per 110 miliardi, il gruppo carpigiano si appresta ad archiviare ricavi in salita del 30%. Dei 140 miliardi di lire del 2001 il 60% è stato realizzato dall'etichetta Blumarine. Il restante 40% deriva invece dagli altri due marchi aziendali (20% al pr�t-à-porter Anna Molinari e 20% all'etichetta Blugirl). In forte crescita anche la quota dell'export.