Roberto Capucci cambia volto ed esce dal suo isolamento dorato. Il designer romano, conosciuto per le sue creazioni architettoniche, ha infatti annunciato l'ingresso di un nuovo socio, Franco Bruccoleri, che ha rilevato una quota del capitale. L'unica certezza è che Bruccoleri, storico distributore attivo nell'area del nord Europa, dove ha portato marchi del calibro di Giorgio Armani, Fendi, Helmut Lang e Jean-Paul Gaultier, è entrato in partecipazione insieme a un socio indiustriale e finanziario, operante nel settore dell'abbigliamento.
Intanto il nuovo manager si è già insediato alla guida della griffe, dove ricoprirà la carica di amministratore delegato. Roberto Capucci, invece, resterà direttore artistico di tutta la maison che da questo momento verrà articolata su un doppio fronte. A Roma continuerà ad aver sede l'atelier dell'alta moda, mentre la gestione dei nuovi progetti di pr�t-à-porter graviterà su Milano, dove verrà predisposta una struttura creata ad hoc. Perché il nuovo management sta già lavorando alla definizione di un progetto di rilancio in grande stile. Che partirà dal debutto di un collezione di pr�t-à-porter di lusso.
Prima tappa saranno le sfilate del pr�t-à-porter donna di Parigi del marzo 2002, dedicate all'autunno-inverno 2002-03. In quell'occasione battezzeranno un volto diverso della griffe, presentando la prima nuova collezione. Recluteranno personaggi in tutto il mondo e sono convinti che in questo pool troveranno l'erede diretto di Roberto Capucci.
Per tappe successive verranno poi sviluppate altre merceologie di prodotto, in primis pellicceria e gioielli. Inizieranno a lavorare con distributori internazionali di alto livello, per riposizionarsi tra le più importanti maison di moda, e in un futuro penseranno anche all'apertura di qualche monomarca bandiera.