CHIMENTO investe nel futuro, con un ulteriore aumento di capitale sociale, arrivando così a 21 miliardi. In tre anni il capitale sociale si è triplicato , passando da 7 a 21 miliardi.
Continua, dunque, il suo processo di crescita e d’innovazione cominciato nell’ormai lontano 1964. Il 2000 ha chiuso con un fatturato di 101 miliardi con un incremento nel triennio del 90%.
Alla guida di questo impero, Adriano Chimento che, coadiuvato dai figli Mario e Federica, gestisce la Maison Vicentina.
“In Italia, dopo tre anni di crescita a due cifre, è previsto un programma di consolidamento, selezione e di visibilità della marca tramite una nutrita serie di iniziative di marketing”, commenta Adriano Chimento “e ora stiamo pensando ai mercati stranieri.
Nel 1� quadrimestre le vendite di CHIMENTO sul mercato estero hanno avuto una partenza entusiasmante (+ 25%) con ottime prospettive negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa.
Quattro i negozi monomarca CHIMENTO: Ginevra, Venezia, Vicenza e Milano, in Via della Spiga, 1; la distribuzione mondiale conta attualmente circa 2.500 gioiellerie concessionarie.
“Stiamo individuando – continua Adriano Chimento – la sede per una boutique newyorkese. In USA si sta rafforzando il concetto di brand del gioiello anche presso il trade, oltre che presso il cliente finale, ormai conscio del valore della marca. Sta succedendo, in sostanza, ciò che è già accaduto qualche anno fa con la moda e l’accessorio. Se poi dietro c’è la garanzia del made in Italy , la cosa risulta , agli occhi del consumatore USA, ancora più interessante”. E proprio parlando di garanzia, che CHIMENTO ha ideato a livello di marketing sul prodotto il Certificato di Garanzia e Sostituzione Internazionale del Gioiello che prevede per il consumatore un plus innovativo e finora mai ottenuto da alcuna marca, ossia una Garanzia Internazionale sulla qualità del gioiello e una Garanzia Assicurativa Mondiale per eventi dannosi scippo-furto-rapina ed incendio.
“I nostri gioielli continuano ad avere una forte componente artigianale, con la nostra filosofia che è fatta di innovazione, tecnologia ma soprattutto artigianalità”, aggiunge Adriano Chimento, “ il laboratorio di finitura artigianale di Grisignano di Zocco, impiega 120 persone che manualmente assemblano e rifiniscono i nostri gioielli (un esempio: 150 sono i moduli da assemblare, finire e lucidare manualmente per realizzare il bracciale Double, in oro bianco e giallo), ed è una delle realtà produttive, del settore orafo più grandi d’Italia”.
“Se prima il gioielliere era garante di qualità”, prosegue Chimento, “ora la garanzia è passata al brand. Per questo ci interessa sviluppare non solo le boutique monomarca, ma anche i corner CHIMENTO, che saranno 100 alla fine del 2001, al fine di veicolare meglio i valori della marca e di consolidare le partnership con i nostri migliori Clienti, consentendo al consumatore di visionare l’intera collezione”.
Grande attenzione anche alla comunicazione: gli investimenti del 2000 sono stati di 23 miliardi lordi , e per l’anno 2001 sono previste cifre d’investimento superiori.
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