Cerruti attraversa una fase di forte espansione in Italia: da circa 25 miliardi di fatturato la griffe punta a oltrepassare 100 miliardi nell'arco dei prossimi cinque anni ed entro il 2001 la crescita dovrebbe viaggiare intorno al 40%. Il marchio, che vive da 120 anni, registra 160 miliardi di lire come fatturato diretto e 550 miliardi considerate le licenze, ma ben l'80% di questa cifra è realizzata all'estero.
Il nuovo orientamento è quello di conquistare una migliore performance sul territorio nazionale. Nei prossimi due anni, il gruppo aprirà in franchising dieci nuovi monomarca in Italia. I primi sono previsti a Napoli, Bologna, Padova e Torino. L'immagine attuale è sbilanciata sull'uomo e questa formula evidentemente non funziona più. Intanto, Cerruti si appresta a potenziare Giappone e Stati Uniti.
Nel prossimo biennio l'obiettivo è quello di arrivare tra i primi cinque competitor sul mercato del Sol Levante e tra i primi dieci negli Usa, dove Cerruti vuole posizionarsi come marchio made in Italy anziché, come fino a oggi, local product. Un'attenzione particolare è rivolta anche ai paesi in via di sviluppo. Quest'estate la griffe aprirà cinque nuovi punti vendita in Medio Oriente.