Nel 2000 più del 15% degli acquisti di abbigliamento è stato effettuato nelle catene di negozi. Funzionano dunque i negozi basati su un contratto di franchising tra la “casa madre”, che mette a disposizione la notorietà del marchio, il know-how, e tutti i segni distintivi del punto vendita, e l’affiliato che, con un investimento iniziale e l’eventuale pagamento di canoni periodici, entra a far parte della catena.
Per il titolare della catena Wit Boy, Maurizio Prezioso, il franchising è una formula vincente, e oggi può contare su circa 60 negozi in Italia e 40 punti vendita all’estero.
Blue Spirit e Castoro hanno proposto il franchising per il settore della gioielleria e puntano su una clientela giovane, con un’immagine informale e dinamica. Il mercato li ha premiati, infatti Blue Spirit conta oggi 350 negozi, di cui 80 all’estero, ed è in ulteriore espansione, mentre Castoro, con i suoi 25 punti vendita punta a portare il fatturato 2001 oltre i 14 miliardi dell’anno scorso.