L’arte di lavorare i filati, una lezione che il master Lineapiù vuole trasmettere e divulgare. Alla sesta edizione del master hanno preso parte alcuni studenti del Bunka Fashion College di Tokyo, premiati dalla grande creatività espressa nelle loro realizzazioni.
Creatività, innovazione e tecnologia sono i punti focali per il successo di Lineapiù . Successo confermato anche dai dati del bilancio 2000: fatturato del Gruppo a 340 miliardi di lire, con un incremento del 12% rispetto al ’99. Numeri che potranno consentire lo sbarco in Borsa per il 2003.
Con un fattore tecnologico che incide per l’80% sul prodotto, il gruppo fiorentino si è presentato a Pitti Filati con un nuovo filato in lana altamente innovativo, miele/neve, filo senza peso, impalpabile come neve.
La particolarità sta nel fatto che si riesce a cucire la fibra e non il filo e l’aspetto che ne deriva è molto vicino al cachemire.
Intanto Giuliana Cella, grande creatrice di moda ha siglato la sua prima licenza di maglieria con Lineapiù. Non un accordo economico, ma un’intesa culturale, in grado di offrire al mercato prodotti sempre più unici e qualitativamente imbattibili.
Un connubio senza paragoni: da un lato una vera e propria cultrice del pezzo unico su misura e ricercatrice di tessuti rari, dall’altro una azienda che considera la ricerca un motore insostituibile per poter raggiungere i livelli di crescita ottenuti fino ad oggi sui mercati mondiali.
E allora sulla scia di questa maglieria da oscar, l’appuntamento è fissato per il prossimo settembre, data del debutto della prima collezione di maglieria per la stagione primavera- estate 2002, una rosa di prodotti di massima ricercatezza distribuiti nelle migliori boutique mondiali: da Marisa di Milano a Neiman&Marcus.