I risultati di fatturato annunciati dal leader Lvmh per il primo semestre 2000 hanno messo a tacere le voci di uno scontato profit warning che, la scorsa settimana, avevano fatto scattare le speculazioni al ribasso sia sul titolo del gruppo di Bernard Arnault sia sul comparto luxury in generale.
Le cifre comunicate, sono molto migliori di quelle previste: nella prima metà dell'anno in corso Lvmh ha realizzato un fatturato di 5,643 miliardi di euro, registrando un incremento del 12% rispetto allo stesso periodo del Duemila.
Un rimbalzo nelle quotazioni, è stato registrato anche dai titoli del lusso quotati a Zurigo. Il recupero di Richemont non ha superato infatti l'1,48%, mentre i guadagni di Swatch si sono attestati al 2,87%. La reazione di piazza Affari ai risultati di Lvmh è stata ugualmente poco calorosa. Il gioielliere romano Bulgari ha archiviato la seduta con un +0,38%, mentre Marzotto è salita dell'1,21%. Le quotazioni sono nettamente in rialzo invece per Tod's (+2,62%) e Luxottica, che ha messo a segno un guadagno del 3,62% con volumi superiori alla media.
I dati registrati alla metà seduta di Wall Street (indice Dow Jones a +0,03%) hanno messo in evidenza il trend al rialzo di Reebok (+2,77%) e Gucci (+2,42%), mentre si è rivelata negativa la tendenza del settore della cosmetica. Le quotazioni sono in ribasso infatti per Revlon (-2,85%) ed Estée Lauder (-1,22%), che ha costituito una joint venture per la distribuzione dei suoi prodotti in Grecia, Romania e Bulgaria insieme al gruppo greco Sarantis.