Nella holding guidata da Domenico De Sole è entrato un altro nome storico della moda, Balenciaga, comprato dal gruppo francese Jacques Bogart. I ricavi di Balenciaga oggi sono pari a circa 20 milioni di dollari, dovuti per due terzi a profumi e per il resto ad abbigliamento e accessori.
Il costo dell’acquisizione non è stato reso noto da Gucci che però precisa che l’impatto sulla posizione finanziaria e sugli utili a breve termine non è da ritenersi significativo.
Alla direzione creativa rimarrà Nicolas Ghesquiére che ha appena vinto il premio “International designer of the world”, assegnato ogni anno dagli stilisti americani. Ghesquiére partecipa al capitale di Balenciaga con il 9%, mentre il 91% è in mano al gruppo Gucci.
L’amministratore delegato sarà Pascal Perrier, mentre Pierre Foulquè sarà il direttore finanziario.
La prima risposta del mercato all’operazione non è stata positiva. Ieri ad Amsterdam Gucci ha chiuso a 93,55 euro con un calo del 3,71%. Intanto Goldman Sachs ha abbassato a “market performer” la raccomandazione sul gruppo francese e ha ridotto del 9% la previsione sull’utile per azione nel 2001 e 2002 sottolineando che il mercato ha sottovalutato l’impatto della debolezza dello yen sui risultati del gruppo. Goldman Sachs ha inoltre abbassato da 70 a 60 euro il target price di Lvmh e si attende una debolezza nel breve termine.