Richemont, il secondo polo del lusso al mondo, ha archiviato il 2000 con un utile in crescita del 24%, passando dai 783 milioni di euro registrati nel '99 ai 968 milioni di euro totalizzati nello scorso esercizio conclusosi lo scorso 31 marzo. In aumento anche il fatturato prodotto, che è salito del 26% a quota 3,684 miliardi di euro contro i 2,924 miliardi totalizzati nell'anno precedente. L'utile operativo invece si è attestato a 712 mln euro evidenziando un +33% rispetto ai 534 mln del '99.
Le vendite registrate nel settore dei gioielli, attraverso Cartier e Van Cleef & Arpels, come rivelato da Johann Rupert, presidente del gruppo, sono in crescita (+31%), mentre ancora una volta è stata confermata la leadership nel comparto degli orologi di lusso con un incremento del giro d'affari del 28%.
Ad incrementare i conti del gruppo hanno contribuito anche i risultati registrati dalle tre società Jaeger-Le Coultre, Iwc e A. Lange & S�hne, le cui acquisizioni sono state completate a fine dicembre 2000.