Si è riunito sabato 5 maggio al Mido,( il salone milanese dedicato al mercato degli occhiali) il gotha dell'occhialeria italiana per mettere a fuoco le strategie di settore, indicate dalle cifre evidenziate da Pambianco strategie d'impresa.
Carlo Pambianco, Presidente dell’omonima società, ha tracciato un profilo economico dell'occhialeria italiana che vanta una quota del 24% (pari a 3.400 miliardi) su 14 mila miliardi del mercato mondiale, valore che calcolando anche produzione e vendita nelle catene di distribuzione controllate da aziende italiane raggiunge il picco di 7.538 miliardi, pari al 54% del totale. Le percentuali aumentano ulteriormente se viene presa in esame la fascia degli occhiali di lusso, dove l'Italia ha una quota del 71% (1.000 miliardi su 1.400 totali).
E’ nella crescita delle fasce alte e basse di prodotto, con una diminuzione di quelle medie che Carlo Pambianco vede la tendenza del mercato . Il primo paese dopo l’Italia è la Francia, con in testa l'Amy che fattura 150 miliardi di lire, seguono gli Stati Uniti con Oakley (750 mld di lire), il Giappone con Charmant (430 mld) e la Gran Bretagna con Cambridge (40 mld). Sempre secondo il rapporto Pambianco le top ten italiane, in ordine di fatturato sono Luxottica (4.680 miliardi di fatturato consolidato), Safilo (1.328 mld), De Rigo (884 mld), Marcolin (231 mld), Fedon (106 mld), I.C. optics (90 mld), Filos group (81 mld), Visibilia (58 mld), Allison (54 mld) e Trevi Coliseum (26 mld).
Le aziende che vantano più marchi in licenza sono Marcolin con 16 licenze più i quattro marchi propri, seguita a ruota da De Rigo con 15 licenze e quattro brand di proprietà e ancora Luxottica con 13 licenze e dieci marchi, Safilo dieci e quattro e Filos group con nove e tre. Nel panorama generale sarebbero 239 i marchi mondiali dati in licenza di cui 106 sono italiani e 130 prodotti in Italia.
Paolo Cannicci, Presidente di Anfao, ha richiamato l'attenzione sul problema dell'importazione selvaggia di occhiali non conformi e sull’allarmante aumento di occhiali con griffe contraffatte che pesa per un 15%. La perdita di fatturato determinata dai prodotti non conformi è infatti stimata intorno ai 150 miliardi.
Pambianco, infine divide il futuro del mercato delle imprese produttrici di occhiali in due tranche. La prima riguarda i grandi gruppi che dovranno continuare a investire nell'innovazione, con un occhio a qualche prestigiosa acquisizione. La seconda individua il percorso delle piccole e medie aziende che devono concentrarsi su una politica di specializzazione.