Il progetto di quotazione, che servirà al marchio per effettuare nuove acquisizioni, ma innanzitutto per abbattere l'indebitamento da oltre 1.000 miliardi di lire, procede a tappe forzate, nonostante il silenzio degli ultimi mesi, quando da più parti si paventava un possibile rinvio del progetto.
I due sponsor dell'offerta, Comit e Credit Suisse First Boston stanno mettendo a punto i dettagli dell'ipo da circa 2 miliardi di euro per far approdare Prada a piazza Affari a giugno.
Il primo step della trafila burocratica prevede la presentazione alla Borsa italiana della domanda di ammissione, dopo di che prenderà il via ufficialmente la procedura formale. L'operazione di quotazione è poi subordinata al positivo accoglimento della domanda di ammissione da parte di Borsa italiana spa e al rilascio del nullaosta da parte della Consob alla pubblicazione del prospetto informativo e alla sollecitazione all'investimento del pubblico. Il flottante dovrebbe essere intorno al 30% del capitale.
Nel Duemila il gruppo ha totalizzato ricavi consolidati per 3.200 miliardi di lire a fronte di un ebitda di 600 miliardi. Il bilancio ufficiale è attualmente al vaglio dei revisori e sarà reso noto a maggio. Nel '99 i ricavi sono stati pari a 2.013 miliardi di lire, in salita del 44,6.