La società di Parabiago ha chiuso il 2000 a quota 84 miliardi di lire con una crescita del 10% rispetto al fatturato di 74 miliardi realizzato nel '99.
Positivo il risultato netto che si è attestato a quota 5 miliardi di lire a fronte di una perdita di 2 miliardi subita nell'esercizio precedente. In crescita anche il margine operativo lordo che è passato da 13 miliardi a 15,8 miliardi totalizzati nel 2000.
Dalla società, che già da tempo era nel mirino di grossi gruppi del lusso, hanno anche confermato di aver ricevuto molte proposte di acquisto, tra le quali anche dal polo del lusso francese Lvmh.
«Non siamo disposti a vendere- ha detto il direttore generale Diego Rossetti– ma siamo interessati a entrare in trattative per cedere una quota di minoranza a un partner che sia sinergico con il nostro core business. Vogliamo espanderci nel settore dell'abbigliamento in pelle e intendiamo farlo con un gruppo importante che ci dia delle garanzie di espansione non solo nella gamma dei prodotti, ma anche da un punto di vista distributivo. è negli obiettivi aziendali rafforzare la nostra presenza negli Stati Uniti e in Giappone. Il nostro partner dovrebbe dunque avere una forte esposizione in questi mercati».
Una grossa fetta del giro d'affari della Fratelli Rossetti è iancora realizzata in Italia (55%) dove il gruppo possiede 18 boutique monomarca.
Per far fronte alla crisi del '99 la società ha messo a punto un piano di restyling dei 27 negozi di proprietà e dei quattro in franchising che producono il 40% delle vendite. Il progetto di ristrutturazione sarà terminato nel 2002 e richiederà uno sforzo finanziario di circa 10 miliardi di lire.