Un esercizio 2000 chiuso all’insegna del recupero per il leader del settore dei filati.
L’utile netto è passato da 196 milioni a 1,6 miliardi.
In questi ultimi anni il suo scenario di riferimento non è stato particolarmente brillante, ma Filatura di Pollone ha dimostrato di saper difendere la sua posizione, grazie all’innovazione di processo e di prodotto, mantenendo uno sviluppo del giro d’affari superiore all’andamento del mercato di riferimento. Dopo la sensibile erosione dei margini verificatisi nel 1999 il gruppo, beneficiando della ripresa del settore tessile, ha quasi riportato la reditività sui livelli registrati nel 1998. Nel 2000 ha raggiunto 2,6 miliardi (+2,3%).
Il gruppo presenta una struttura patrimoniale solida confermata dal rapporti Debt Equity, che si è sempre mantenuto sotto l’unità (0,42 nel 2000). Agli azionisti sarà proposto un dividendo unitario invariato a 180 lire per un ammontare complessivo di 1,9 miliardi.