Colpiti dalla crisi anche i jeans di Rifle. Lo storico marchio toscano sarebbe stato messo in liquidazione e starebbe lavorando a un piano di rilancio per risollevare le proprie sorti a partire dal 2014. Secondo alcune fonti sindacali, riportate dalla stampa locale, il brand della famiglia Fratini dovrebbe chiudere il 2013 con ricavi pari a 32 milioni di euro, a fronte di una perdita di 4 milioni di euro e di un consistente indebitamento.
Non ha funzionato il piano di rilancio avviato due anni fa, e così, sempre in base alla stampa locale, Rifle si starebbe attrezzando per mettere in atto una ristrutturazione radicale, che dovrebbe passare attraverso la costituzione di una new company per permettere all’azienda di rivedere le proprie strategie, il sistema e l’organizzazione aziendale, con l’inserimento di nuove figure nel management.
Il brand di Barberino del Mugello (Firenze) avrebbe affidato questa missione ad Antonio Arcaro, manager specializzato in salvataggi nel settore del tessile-abbigliamento, artefice dei piani di riorganizzazione di grandi aziende come Calvin Klein, Guess, Moncler e Henry Cotton’s.
Non sono tempi di soddisfazioni dalla moda per la famiglia Fratini che, qualche settimana fa, ha detto addio alle cravatte di Tie Rack, il marchio che nel 2007 era entrato a far parte del loro gruppo, Fingen, e che ha tirato giù le serrande per sempre dopo 30 anni di storia.