Save The Duck ha un nuovo assetto societario: ad acquisire il 65% della società di piumini guidata da Nicolas Bargi, terza generazione di imprenditori nel tessile attraverso l’azienda di famiglia Forest, è Progressio Sgr con il fondo Progressio Investimenti III. Mentre Marina Salamon, finora titolare del 51% delle quote attraverso Alchimia Spa, esce dall’azionariato. Resta al timone dell’azienda Bargi che ha ideato il marchio nel 2011.
“In tre anni raddoppieremo il fatturato”, ha dichiarato Filippo Gaggini, managing director di Progressio Sgr.
Save the Duck cresce a doppia cifra anno su anno e ha una marginalità superiore al 20%: il brand che quattro anni fa era partito con un fatturato di 7 milioni di euro, ha archiviato il 2017 con ricavi a quota 31,5 milioni di euro e un ebitda del 23% a 7,2 milioni di euro e per il 2018 punta a superare i 36 milioni con un margine atteso del 24 per cento. Ma l’obiettivo al 2020 è appunto raddoppiare i risultati 2017. Circa il 7% del fatturato verrà investito in comunicazione.
“Al momento siamo presenti in 29 Paesi, soprattutto in Europa, con in testa Germania, area Benelux e tutta la Scandinavia, attraverso un network selezionato di negozi wholesale”, ha aggiunto Bargi, che conta su una quota export superiore al 50% e nuovi Paesi come Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Cina e Russia. “Con Progressio Sgr, che ha all’attivo fondi gestiti per oltre 400 milioni di euro e 21 investimenti messi a segno, intendiamo sviluppare anche un network di monomarca”. Gaggini, che ha scelto proprio Save The Duck quale primo investimento per il fondo Progressio Investimenti III, ha sottolineato: “Siamo qui per investire, il primo store a insegna Save The Duck aprirà i battenti entro il 2018 in centro a Milano, ma non sarà che un primo passo. Il focus nel medio termine è sulle principali destinazioni fashion del mondo, apartire da New York, Londra e Tokyo”.
“Investiremo molto anche sull’e-commerce”, ha concluso Bargi. “ Attualmente abbiamo una piattaforma di proprietà che ci frutta il 10% circa delle vendite totali. Entro il 2020 intendiamo arrivare a quota 30%”.
Marina Salamon, in uscita, che Bargi ha definitio “un partner vitale”, non nega la sua volontà di continuare a investire in realtà come quella di Save The Duck, che ha supportato per circa 4 anni, lanciando un appello a chi è in cerca di un partner negli ambiti fashion, digital, marketing e comunicazione: “Desidero reinvestire e desidero farlo subito. Voglio continuare a costruire occasioni di lavoro basate sulla meritocrazia”, ha detto l’imprenditrice cui fa capo, tra le altre, anche l’azienda childrenswear Altana.
Tra gli investimenti di Progressio nel settore lusso c’è l’acquisizione del 100% del brand di arredo Giorgetti avvenuta nel 2015 e dell’azienda di gioielleria Gens Aurea nel 2012 (entrambi ancora in portafoglio). In passato, Progressio ha avuto partecipazioni anche in Moncler e nel gruppo nautico Sanlorenzo.