Samsonite International chiude il primo trimestre del 2017 registrando vendite nette pari a 733,5 milioni di dollari (+29,3% a cambio costante), mentre l’ebitda rettificato, in crescita del 31,1%, si è attestato a quota 110,4 milioni di dollari.
Il gruppo, che sotto di sé ha licenze e marchi quali Samsonite, Tumi, American Tourister, Hartmann, High Sierra e Gregory, ha registrato crescite a due cifre in tutte le aree geografiche in cui è presente, sospinte soprattutto da Tumi, brand acquisito lo scorso agosto e che nel primo trimestre dell’anno ha toccato quota 135,8 milioni di dollari di vendite nette. In particolare, l’Asia è cresciuta del 18% (+4,3% escludendo Tumi), il Nord America del 46,4% (-0,9% escludendo Tumi), l’Europa del 26,4% (+13,4% escludendo Tumi) e l’America Latina del 23,5%, sulla quale Tumi non ha impattato. Nello specifico, l’Italia ha registrato vendite trimestrali che si aggirano intorno ai 16,6 milioni di dollari (15 milioni di euro), registrando una crescita del 10,8 per cento (escluso Tumi).
“In Nord America, i contributi di Tumi hanno più che compensato il temporaneo rallentamento dei marchi American Tourister e High Sierra”, ha commentato Ramesh Tainwala, CEO di Samsonite. “In Asia, Giappone e Cina hanno incrementato la crescita delle vendite nette, mentre l’India e l’Australia hanno fornito ulteriori slanci positivi, contrastando il rallentamento in Corea del Sud e Hong Kong (tra cui Macao). L’aumento delle vendite nette del marchio Samsonite e l’accento sulla crescita di American Tourister hanno evidenziato che l’Europa ha conseguito risultati particolarmente positivi in questo trimestre e che abbiamo continuato a compiere notevoli progressi in tutti i nostri mercati chiave dell’America Latina”.
“Siamo estremamente soddisfatti dei progressi compiuti nell’integrazione e costruzione del business Tumi. Per quanto riguarda la distribuzione – continua il CEO – l’abbiamo implementata su due mercati asiatici chiave: la Corea del Sud a partire dal 1 ° gennaio 2017 e in Cina e Hong Kong (compreso Macao) dal 1 ° aprile 2017, anticipando così i tempi rispetto ai nostri piani originari. Il fatturato netto del business Tumi è cresciuto del 14,6%, anno su anno, guidato principalmente da un aumento del 16% nel Nord America, l’area più rilevante per questo luxury brand.”