Il dollaro forte impatta sui conti di Fossil che, nella giornata di ieri, ha lasciato sul terreno il 19,3% alla Borsa di New York. Il gruppo americano dell’orologeria ha infatti chiuso i primi tre mesi dell’anno con vendite in calo del 12% per 581,8 milioni di dollari, sotto le attese del consensus Bloomberg per 589 milioni, e una perdita di 48,2 milioni, che si confronta con l’utile di 5,8 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Guardando all’intero 2017, la società guidata da Kosta Kartsotis ha stimato vendite in calo tra l’1,5% e il 6%, mentre nel trimestre in corso il giro d’affari potrebbe perdere fino a 11,5 punti percentuali.
Secondo quanto comunicato dalla nota ufficiale, oltre a tener conto delle fluttuazioni valutarie, il CEO di Fossil ha attribuito la performance negativa “alla difficile situazione del settore retail e alla fase di transizione dell’orologeria”, convinto che il driver per il ritorno alla crescita del comparto siano gli investimenti in tecnologia.
Negli ultimi 12 mesi, sottolinea il Financial Times, le azioni del gruppo Fossil hanno perso quasi il 54 per cento.