Potrebbe essere Damiani a dare nuova vita agli spazi del Palamostre di Valenza, inaugurato nel 2008 dopo un investimento da circa 20 milioni di euro, abbandonato nel 2014 e finito all’asta nel 2016 (si partiva da 6,5 milioni di euro, nessuna offerta). La scelta di Damiani confermerebbe la nuova centralità strategica del polo orafo piemontese, dove anche Bulgari ha da poco inaugurato la sua nuova manifattura. Guido Damiani, presidente del gruppo Damiani, ha dichiarato: “Siamo contenti che un brand come Bulgari riconosca gli stessi valori e che a sua volta abbia appena inaugurato la sua manifattura in un distretto in cui Damiani ha sempre creduto, ed è stata una delle prime aziende a nascere in questo distretto”. Lo spazio (circa 15mila metri quadrati catastali) ha ospitato in passato la fiera di Valenza Gioielli, appuntamento annuale con la gioielleria valenzana, trasferitosi sul Lago Maggiore per l’edizione 2015, a oggi ultima edizione del salone.
Secondo quanto risulta a Pambianconews, le trattative di Damiani per rilevare lo spazio sarebbero avanzate, per una cifra che dovrebbe aggirarsi sugli 1,7 milioni di euro. Una volta chiusa l’acquisizione, già alle battute finali, ci vorranno probabilmente un paio d’anni per la ristrutturazione e l’ampliamento degli spazi esistenti. La nuova sede Damiani, in cui si affiancheranno manifattura e uffici operativi, dovrebbe ospitare tra i 300 e i 400 dipendenti. Nessuna indiscrezione al momento sulle eventuali nuove assunzioni.