Il gruppo Prada, controllante dei marchi Prada, Miu Miu, Church’s e Car Shoe, ha chiuso l’esercizio 2016 con ricavi consolidati pari a 3,18 miliardi di euro, in calo del 10% a cambi correnti (-9% a cambi costanti). Secondo il consensus Thomson Reuters, gli analisti si aspettavano ricavi per 3,2 miliardi. Guardando ai diversi Paesi, le performance di vendita hanno registrato un calo del 13% in Giappone (prima flessione dopo un quinquennio di crescita ininterrotta), del 12% in Asia-Pacific e nel mercato americano, del 10% nel Middle East e del 5% in Europa.
Analizzando l’andamento del canale retail, si legge nella nota ufficiale, “i 620 negozi del gruppo a gestione diretta hanno registrato ricavi nel 2016 pari a 2,63 miliardi di euro, -13% a cambi costanti, -14% a cambi correnti, anche se il trend è andato progressivamente migliorando nel corso del secondo semestre, in particolare a dicembre e gennaio”.
Il canale wholesale che, come precisa l’azienda, ha beneficiato delle collaborazioni avviate recentemente con partner e-commerce, ha invece messo a segno una crescita del 13% (+14% a cambi costanti) a 504 milioni. Aumentano infine del 3% le attività in licenza, dove il trend è stato positivo sia per l’eyewear sia per le fragranze, con royalties che si attestano sui 45 milioni di euro.
“Come già anticipato commentando i risultati del primo semestre, quest’anno abbiamo attuato una profonda fase di razionalizzazione dei processi operativi e gestionali, peraltro ancora in corso”, ha dichiarato Patrizio Bertelli, CEO di Prada, riferendosi al via di una nuova strategia digitale e di ridefinizione del retail network.
Nella comunicato di presentazione dei dati, la società evidenzia tuttavia un “trend in progressivo miglioramento particolarmente visibile negli ultimi mesi” del 2016, con un ritorno alla crescita a gennaio 2017, spinta da Europa e Asia. “La Cina – si legge sempre nella nota – è tornata a crescere dal terzo trimestre con un trend in forte accelerazione”.
Il titolo del gruppo italiano ha chiuso lunedì in calo dell’1,7% alla Borsa di Hong Kong.