Jimmy Choo si prepara a festeggiare il 2016 come un “altro anno record” sul fronte dei dati economici. Lo ha annunciato Pierre Denis, CEO del marchio di calzature di lusso controllato da Jab holding company, che, pur senza entrare nel dettaglio delle previsioni di chiusura dell’anno, ha dichiarato: “L’azienda continua a crescere, spinta dalla forza del brand e dall’apertura di nuovi negozi. Ci auguriamo di archiviare un altro anno record nonostante il contesto difficile e di rimanere in linea con le previsioni dei profitti”.
Il risultato positivo dell’etichetta, fondata nel 1996 da Tamara Mellon e Jimmy Choo, sarebbe legato in gran parte agli effetti benefici dell’indebolimento della sterlina per il post Brexit che ha agito come volano delle vendite in Grand Bretagna, ma non solo. A trainare i ricavi c’è anche la Cina dove Jimmy Choo ha riscontrato, spiegano i vertici, una “crescita costante”.
Sul fronte delle aperture, il gruppo ha fatto sapere che allo scorso 30 giugno sono stati inaugurati quattro nuovi store gestiti direttamente, che si aggiungono all’ingente investimento destinato alla ristrutturazione di molti dei negozi esistenti, tra cui quello di Milano. La società prevede poi anche un miglioramento dei margini grazie a una serie di misure orientate a una maggiore efficienza operative e di gestione di costi. Il marchio ha archiviato il primo semestre dell’anno con un incremento dei ricavi del 9,7% a quota 173,1 milioni di sterline e con un utile in crescita del 27,7% a 14,3 milioni di sterline.