Ferragamo crolla in Borsa e arriva a perdere oltre il 7,5% in Piazza Affari sulla scia dei risultati dei nove mesi, presentati ieri, e considerati “deludenti” da parte di molti analisti. Nei nove mesi, il gruppo del lusso ha registrato una sostanziale stabilità dei ricavi, scesi dello 0,7% a cambi correnti (-4% a cambi costanti) a 1.014 milioni. Nel solo terzo trimestre il fatturato è salito dell’1,7% a cambi correnti, ma ha scontato un calo del 6,2% a cambi costanti. Nei nove mesi l’ebitda è sceso dello 0,7% a 216 milioni mentre l’utile netto di pertinenza ammonta a 110 milioni (+0,2%). Secondo il consensus ThomsonReuters, gli analisti si aspettavano in media ricavi per 1,015 miliardi, un ebitda di 220,2 milioni e un utile netto di 118,5 milioni.
A penalizzare i conti sono state soprattutto le variazioni dei flussi turistici, in particolar modo in Europa, dove Ferragamo nel corso dei nove mesi ha dovuto far fronte a un netto rallentamento delle vendite pari al 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’area Asia Pacifico ha visto ricavi stabili, mentre i negozi diretti in Cina hanno registrato un incremento delle vendite a cambi costanti del 3 per cento. In flessione il mercato giapponese (-2% a cambi correnti e -9% a tassi di cambio costanti), soprattutto in conseguenza di un ridotto flusso turistico cinese, mentre aumenta il turnover del Nord America (3% a cambi correnti ma -4% a tassi di cambio costanti) e quello del Centro e Sud America (+4% a tassi di cambio correnti e del 13% a tassi di cambio costanti). Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione per il 2016, la società evidenzia che “il mercato del lusso, cresciuto significativamente negli ultimi anni, sta rallentando la sua crescita a causa anche di fenomeni negativi contingenti. L’attuale situazione di mercato richiede cautela nelle previsioni e aspettative di fine anno”.
Nel corso della conference call, il nuovo AD Eraldo Poletto, al suo primo intervento dalla nomina della scorsa primavera e dal suo insediamento la scorsa estate, ha anticipato alcuni punti chiave del piano industriale di Ferragamo che sarà presentato a fine gennaio. In particolare, secondo quanto riportato da Reuters, il manager ha dichiarato di voler “lavorare all’insegna della continuità con il lavoro fatto finora”, ma di volersi concentrare “sul prodotto e sul cliente, per rendere il brand più contemporaneo e attraente”. “Per me – ha aggiunto Poletto – il numero che è la chiave di tutto è quello delle vendite omogenee (like for like)”, indicando così l’intenzione di non puntare tanto sull’espansione della rete quanto di lavorare sui risultati di quella esistente.