Le boutique in via Vincenzo Capelli, strada del lusso milanese in zona Porta Nuova che collega Piazza Gae Aulenti a Corso Como, si preparano alla costituzione di una propria associazione, seguendo l’esempio di altre vie (vedi, Associazione Montenapoleone). Secondo quanto raccolto da Pambianconews, i negozi della zona continuano a lamentare il difficile accesso alle vetrine, a causa dei gradini laterali che spezzano la linearità del percorso principale caratterizzato da una rampa centrale. L’associazione servirà per perorare meglio la causa nei confronti della nuova amministrazione comunale affinché apporti modifiche strutturali alla strada.
Come aveva precedentemente dichiarato a PambiancoNews Stefano Rosso, consigliere delegato della Red Circle, società della famiglia Rosso che controlla alcuni degli immobili dell’area, l’amministrazione comunale Pisapia era stata già messa al corrente del malcontento generale. Presumibilmente l’elezione a sindaco di Giuseppe Sala e il successivo giro di poltrone hanno ulteriormente dilatato i tempi di azione sulla zona.
Attualmente via Capelli conta sette store aperti: Moschino, Christian Louboutin, Maison Margiela, Orologeria Luigi Verga, Vivienne Westwood, Les Hommes e Dsquared2 Area. Restano vuoti quattro spazi commerciali, uno precedentemente occupato da Costume National. Per destare l’interessi di potenziali clienti, alcuni store hanno cercato di allestire in maniera creativa le proprie vetrine collaborando con artisti attraverso allestimenti alternativi. Anche l’assenza di attività enogastronomiche non facilità la fidelizzazione dei cittadini a via Capelli. Ad oggi la strada sembra caratterizzata prevalentemente da un afflusso di persone business oriented più che da avventori appassionati di luxury brand.